Sarà una fissazione, ma vale la pena di ripeterlo: si deve sempre lavorare in sicurezza.
Se sei nuovo nel blog di Bricover, sappi che al lavoro in sicurezza abbiamo dedicato due begli articoli con quello che devi sapere: li trovi qui e qui.
Dato che in questo momento sono in offerta (hai sfogliato il nostro ultimo volantino?), in questo articolo vogliamo guidarti alla scelta delle scarpe antinfortunistiche.
Scarpe antinfortunistiche: cosa sono
Si tratta di calzature che proteggono il piede quando si devono eseguire lavori che comportano un rischio. A farlo sono la progettazione della scarpa, i materiali con i quali sono realizzate e una serie di protezioni posizionate in punti chiave.
Il fatto che le scene in cui al protagonista cade un peso sulle dita dei piedi facciano sempre ridere… beh, è una cosa da cartoni animati, che lì deve restare.
Le scarpe antinfortunistiche non sono tutte uguali, come non sono tutti uguali i lavori nei quali sarebbe bene indossarle (quando non è addirittura obbligatorio). Siamo abituati infatti collegare questo dispositivo personale di sicurezza con il mondo dei cantieri professionali, ma una buona calzatura è utilissima anche quando si fanno, ad esempio, lavori di giardinaggio, o si sta ristrutturando casa in modalità fai da te.
Come si scelgono le scarpe antinfortunistica: gli otto criteri
- Il rispetto delle norme. C’è una normativa europea, che si preoccupa di classificare le scarpe antinfortunistiche (è la EN ISO 20345:2011). Definisce 8 gradi di protezione, che possono aiutarti a scegliere quelle giuste.
- Altezza del collo e allacciatura. Funziona come con la scelta delle scarpe da montagna: quelle alte proteggono la caviglia se sei a rischio di storte, quelle basse sono più flessibili. Gli stivali proteggono dalle intemperie (mai come lo stivale di gomma però!). Infine, anche lo zoccolo è considerata una scarpa antinfortunistica: vedi alla voce infermieri e settore gastronomia.
- La suola. Può essere flessibile o rigide, antiscivolo o protettive. Una scarpa pesante e rigida rende i movimenti più faticosi, ma protegge meglio il piede. Quando ci si deve invece muovere molto (ma su terreni regolari), meglio scegliere una scarpa dalla suola più leggera.
- Il puntale e la lamina. Sono gli elementi che proteggono effettivamente il piede. Una volta erano esclusivamente in acciaio – quindi troppo caldi o troppo freddi, e scomodi – oggi sono realizzati in materiali più leggeri, e che quindi possono proteggere il 100% del piede.
- Larghezza del piede. Forse non le sceglierai provandole in un atelier tutto specchi e poltroncine di raso, ma la scarpa deve essere comoda, specie se prevedi di indossarla per molte ore al giorno. Vale lo stesso discorso per il punto successivo.
- Tomaia. Lavori in ambienti duri? Ti serve una tomaia con poche cuciture. Lavori in ambienti asciutti? Te ne serve una leggera e traforata – ce ne sono alcune che sembrano normali scarpe da ginnastica.
- Le opzioni specialistiche. Non finisce qui! Ci sono alcuni altri parametri che delle scarpe pensate per lavori specifici hanno, ad esempio la capacità di resistere ad alte o basse temperature, o la dissipazione elettrica. se lavori in giardino o in orto, potrebbero farti comodo le scarpe antinfortunistiche impermeabili.
- Traspirazione. Scegli – se possibile in base al lavoro che fai – una scarpa traspirante.
Un ultimo trucco… e in consiglio di Bricover
Quando provi delle scarpe antifortunistiche… fallo di pomeriggio! Il piede – che “pulsa” nel corso della giornata – sarà più gonfio nel pomeriggio.
Se non hai esigenze particolari, secondo Bricover la scelta giusta sono le scarpe antinfortunistiche della categoria S3: si adattano un po’ a tutti i lavori generali, dall’edilizia all’officina, fino al giardinaggio e all’agricoltura.