Nomini il seghetto, e la prima cosa che ti viene in mente sono i “lavoretti”: pensi al seghetto classico, sicuramente, con il suo archetto di metallo, la lama sottile che altro non aspetta che rompersi quando inclini male la direzione di taglio, e l’impugnatura di legno…
Ok, questo era il passato. Oggi parliamo del seghetto alternativo: strumento elettrico, prima di tutto, e decisamente più potente e versatile.
Piccola rettifica: ovviamente, il seghetto manuale ha tutto lo spazio del mondo in una serie di lavori artigianali, hobbistici e specializzati, dato che lo usano gli orafi così come i modellisti, chi lavora con il legno così come chi usa il metallo. Massimo rispetto per questo semplice utensile!
Cos’è il seghetto alternativo
Si tratta di un utensile elettrico il cui compito è di muovere velocemente una lama in senso verticale – su, giù, su, giù. Come sempre, il materiale che puoi lavorare dipende dalla lama che monti sullo strumento: il seghetto alternativo nasce per il legno, ma può essere utilizzato per tagliare faesite, plexiglass, alluminio…
Un seghetto alternativo è composto da una impugnatura ergonomica, un pulsante di avviamento – con relativo blocco per l’azionamento continuo – un motore e la lama, fissata tramite un morsetto. A completare l’attrezzo, una suola metallica che permette di poggiare l’attrezzo sulla superficie da lavorare, e che può essere inclinata per eseguire tagli obliqui (in genere fino a 45°) o guidata per tagli perfettamente orizzontali.
Alcuni seghetti alternativi prevedono un attacco per l’aspiratore, utile aggiunta se non vuoi riempire ogni angolo del tuo laboratorio con trucioli e polvere.
Quali parametri guardare quando si sceglie un seghetto alternativo
Iniziamo con la potenza, che determina
- lo spessore che può essere tagliato, dai 25 agli 80 millimetri se parliamo di legno,
- la velocità della lama, che raggiunge in media un valore di corsa al minuto di 3000. Molti modelli permettono di selezionare la velocità tra alcuni valori predefiniti, o in modo continuo.
La potenza in genere va dai 250 ai 900 Watt.
C’è poi l’impugnatura, che può essere a staffa – la più comune – o a fungo, in genere nei modelli professionali.
Si sceglie poi l’alimentazione: batteria o filo, a seconda che tu prediliga la possibilità di muoverti liberamente o l’assenza dell’ingombro della batteria. La potenza non cambia di molto, a differenza che in altri utensili elettrici.
Infine c’è la scelta della lama, che dipende dal lavoro che devi fare.
Il consiglio che ti diamo è quello di scegliere un seghetto alternativo da 500 Watt, che possa tagliare spessori di 50-60 mm su legno, 8-10 mm su alluminio e 4-6 mm su acciaio. Quasi fondamentali sono la possibilità di variare la velocità e la presenza dell’attacco per l’aspirazione.
Diversi modelli infine offrono una guida laser che ti aiuta a seguire la direzione di taglio che desideri, mentre la guida parallela e il movimento pendolare sono molto utili, anche se dipende da che lavori farai con il seghetto alternativo.