C’erano una volta le prese elettriche, che il bisnonno che costruì la casa decise di piazzare secondo concetti e filosofie quantomeno stravaganti: una al centro della parete del salotto, una troppo in basso dietro al letto matrimoniale con la testiera di bronzo, una che non si capisce perché lì, e una infine… che in cucina non c’è, perché non c’erano i piccoli elettrodomestici.
Oppure c’è la presa in cucina, ma è pericolosamente vicina al lavello!
Arrivarono poi i nipoti – così continua questa fiaba – e poi i bisnipoti, cresciuti a pane e Instagram ed estetica minimale e con tanti device da collegare: i telefonini, i tablet, Alexa, e i famigerati piccoli elettrodomestici con i quali preparare avocado toast e ricette salutari trovate (ancora) sui social.
Ci prendiamo qualche minuto, e vi proponiamo questo ultimo articolo (per ora) dedicato ai lavori elettrici in casa fai da te, perché prima o poi quelle prese le vorrete sostituire.
Partiamo dall’inizio: la presa della corrente
Diciamolo subito: una volta erano bianche e di plasticone. Oggi, l’estetica chiede qualcosa di più: prese colorate, materiali più rifiniti, quel profilo liscio e di design. E se anche non fosse l’estetica, c’è sempre la funzionalità, a chiederlo. Oltre alla normativa CEI 64-8 – che normativizza i perché e i per come delle prese elettriche in casa – ci sono le necessità di chi la casa la abita e, vista la recente ondata dello smartworking, magari anche ci lavora.
E specie per questi ultimi, una presa troppo lontana – o peggio ancora, “con i buchi sbagliati” – diventa uno strazio quando si deve partecipare a una call, per esempio, e il computer sarebbe meglio piazzarlo da un’altra parte. Oppure quando il bimbo piccolo inizia a mettere a ferro e fuoco il salotto, e “forse oggi lavoro in camera”.
Andando con ordine, ecco come si sostituisce una presa elettrica.
- Togliere la corrente elettrica. Beh, questo continuiamo a ripetervelo da settimane: è la prima cosa da fare quando ci si accinge a lavorare alle cose elettriche di casa. Si tratta di uno dei principi del lavorare in sicurezza.
- Smontare la presa. Troverai una placca agganciata o avvitata: toglila. Troverai la presa, che può essere avvitata a una scatola da incasso oppure direttamente al muro, tramite delle clip. In ogni caso, liberala dagli impedimenti e sfilala dal muro, lasciandola penzoloni.
- Nel dubbio, aiutandoti con un multimetro, verifica che non ci sia tensione nell’impianto.
- Proseguiamo. Ora devi rilasciare i tre fili dal retro della presa: lo fai svitando i morsetti oppure, nelle prese più attuali, premendo i piccoli bottoncini che li serrano.
- I fili sono tre: fase (nero o marrone) e neutro di alimentazione (blu), e messa a terra (verde-giallo). Per convenzione, la fase dovrebbe andare sempre a sinistra guardando la presa, ma in realtà fase e neutro possono essere invertiti.
- A questo punto, il momento cruciale. Le terminazioni dei fili devono presentare un breve tratto di filo di rame spellato, perché possano infilarsi nei morsetti della presa SENZA PERO’ ANDARE IN CONTATTO CON GLI ALTRI FILI. Se così non è, spella un po’ di guaina con una forbice o una pinza spellafili apposita.
- Per verificare di aver lavorato bene, strattona (piano) i fili fossati ai morsetti.
- Fa in modo, torcendoli, che i fili possano rientrare nello scasso nel muro, sistema la presa e avvita le viti laterali. Con una bolla o livella, puoi controllare che la presa sia bene orizzontale PRIMA DI FISSARE LE VITI, regolarla, e poi fissare il tutto. Sistema anche la placca copri-presa.
Momento della verità?
Torna al quadro elettrico, alza l’interruttore generale, torna alla tua presa e collega un oggetto qualsiasi: una lampada, un utensile elettrico (ce l’avrai a portata se stai facendo altri lavori di ristrutturazione in casa), un aspirapolvere.
Tutto ok? Ne siamo certi ☺️