Chiedi a un artigiano il segreto del proprio lavoro. Ognuno ti risponderà una cosa diversa: l’essere stato “a bottega”, ad esempio, oppure la passione. Il giusto attrezzo, oppure il progettare il lavoro con carta e penna prima di iniziare a martellare.
Eppure, c’è un elemento che può assicurare un lavoro manuale… da manuale (è il caso di dirlo). Si tratta della manutenzione degli attrezzi.
Perché fare manutenzione ai propri attrezzi
La scena la conosci. Ti serve un seghetto per tagliare un listello di legno, e hai finito le lame. Non fai falegnameria? Ti serve un cacciavite per svitare una vite ostinata, ma quello che hai ha il filo completamente mangiato, e la vite continua a scivolare sotto le tue rotazioni.
Devi fare un ritocchino a una superficie verniciata, ma tutti i pennelli sono incrostati e rigidi come stoccafissi.
Hai il giardino invaso dalle foglie secche, ma al rastrello mancano metà dei denti.
Persino la matita con la quale vorresti mettere un puntolino dove dovrai fare il foro con il trapano, è spuntata… e non trovi un temperamatite.
Potremmo continuare per ore. E anche tu potresti farlo.
Fare manutenzione dei propri attrezzi di lavoro è un atto d’amore. Chiedilo ai professionisti, chiedilo a chi con gli attrezzi ci lavora, chiedilo a chi fa un’attività che richiede precisione, ma chiedilo anche agli sportivi, o a chi fa attività all’aperto: gli oggetti che ti permettono di fare il tuo lavoro, oppure quello che ti piace, richiedono cure e attenzioni.
Dagli quello che si meritano, e loro dureranno di più, ti permetteranno di agire sempre in sicurezza, e ti ricambieranno con la precisione, la resistenza e la funzionalità che ti servono.
Cinque consigli sulla manutenzione degli attrezzi
- Pulisci sempre ogni cosa. L’esempio più classico è quello dei pennelli, ma non sono solo loro ad aver bisogno di un bagno nel diluente. Anche le lame possono sporcarsi (ad esempio, di colla), così come gli attrezzi. Ricorda di usare i giusti diluenti per le vernici e le colle.
- Asciuga ogni cosa. La ruggine è fetente, e può danneggiare irrimediabilmente il taglio dei tuoi attrezzi. Asciuga sempre le parti in metallo, ma anche snodi o recessi nei quali l’acqua può ristagnare. Infine, certi strumenti possono aver bisogno di una patina di olio per resistere al meglio nella cassetta degli attrezzi.
- Ripara eventuali guasti (purché tu lo sappia fare). Un esempio è la spina degli utensili elettrici alimentati via cavo, che può usurarsi fino ad arrivare a rappresentare un potenziale pericolo. Il codolo di una lima che si sfila, una vite che si sfila, un coperchio che non si chiude perché la vernice si è seccata sul bordo: a fine lavoro, prenditi qualche minuto per controllare che tutto sia a posto.
- Fai ordine dei tuoi strumenti. Rimetti le viti e chiodi che non hai usato nei loro scomparti, gli utensili nelle loro valigette, sfila le batterie (prolungherai la loro vita), e sistema ogni cosa su scaffali e cassetti nella tua cantina o garage. Ritrovare ogni cosa al momento giusto, senza impazzire, non ha prezzo!
- Compra quello che ti mancherà. Hai usato l’ultimo chiodo? L’ultima lama del seghetto? Hai consumato una punta del trapano? Segnalo sulla lista della spesa, e la prima volta che passi in ferramenta compralo.
Manca una cosa: pensa all’ambiente! Gli scarti del tuo lavoro, ma anche gli attrezzi danneggiati, le vernici e i solventi, la confezione di quel ricambio, le batterie scariche… hanno destinazioni precise (l’indifferenziato, la plastica, la discarica): non ignorare quest’ultimo passaggio!