Oggi ci sentiamo “didattici”, per cui abbiamo piacere di concentrarci in una lezione monotematica che – promettiamo – non sarà noiosa.
Anche perché si parla del nostro amato fai da te!
Cos’è la levigatrice
Torniamo quindi, dopo qualche mese, nel mondo degli utensili elettrici. Come vi abbiamo raccontato qui, questi utilissimi strumenti dovrebbero avere il proprio posto sul tavolo di lavoro di ogni appassionato di bricolage, fai da te e falegnameria. Non solo: avere (e saper usare) gli utensili elettrici è fondamentali anche per chi decide di fare in autonomia piccoli grandi lavori di casa.
Ma dicevamo la levigatrice.
Si tratta di un utensile ormai insostituibile nei lavori di falegnameria e muratura. Il suo compito è, semplicemente, quello di “levigare”, cioè rifinire e pareggiare, la superficie del legno, in modo che questo appaia liscio e omogeneo. Non solo: con l’ausilio della levigatrice, è possibile anche agire sulla forma del legno, in modo da sagomarlo.
Il funzionamento è semplice: un motore muove una superficie cosparsa di materiale abrasivo, che si occupa di levigare il materiale con il quale viene in contatto
La levigatrice per il fai da te è pensata per la lavorazione del legno. Può essere usata per grandi lavori di carteggiatura (pareti, parquet, assi di legno), o per quelli più precisi di finitura (bordi, cornici).
Ne esistono di diverse tipologie, a secondo di come l’azione di carteggio viene eseguita dallo strumento. La scelta della levigatrice ottimale va fatta in base al tipo di lavori che dovrai eseguire. L’importante, in ogni caso, è scegliere un attrezzo che abbia la giusta manovrabilità.
Quante levigatrici esistono?
Ne esistono di diverso tipo:
- A nastro. Le più diffuse tra gli artigiani del legno, per sgrossare le assi di legno o per eseguire lavori di sverniciatura. Sono in genere grandi e psanti.
- Orbitali e rotorbitali. Permettono di eseguire lavori più precisi, dato che agiscono con materiale abrasivo più fine. Le due si distinguono per la forma e il movimento del plattorello, cioè la superficie sulla quale è montato l’abrasivo.
- A delta. Ha una forma pensata per agire su superfici angolari.
- Palmari. Chiamate anche mouse, sono fondamentalmente le “multifunzione” della famiglia, e hanno velocità regolabile.
- Per muri. Si spiega da sé.
- A nastro da banco. Devono essere fissate a un banco stabile per essere usate.
Le levigatrici a nastro, quelle da banco e quelle per muri sono le più specialistiche della famiglia.
Per oggi, basta così! La prossima settimana, vi spiegheremo quale levigatrice scegliere in base ai lavori che volete fare (più altre utili informazioni).
Ma un’ultima cosa vogliamo dirvela…
E la smerigliatrice?
Dedicheremo uno dei prossimi articoli alla smerigliatrice, ma vorremmo specificare una cosa, perché risponde a una domanda classica.
Posso usare la smerigliatrice al posto della levigatrice?
Sì, anche la smerigliatrice può essere usata per levigare il legno, ma si tratta di un classico “utilizzo improprio”. In un mondo ordinato – di quelli che “ad ogni lavoro il suo strumento”, per intenderci – i compiti della smerigliatrice sono quelli di
- taglio
- eliminazione della ruggine
- lucidatura di superfici
- affilatura di coltelli e lame…
… eccetera. Non puoi insomma aspettarti di fare un buon lavoro di levigatura con una smerigliatrice: non è il suo punto forte!