Ci avviciniamo velocemente a Ferragosto ed è il momento giusto per parlarne: ma di certo non l’unico.
Oggi, grigliamo.
Il mito del barbecue e della griglia
Potremmo scrivere una poesia, oppure un poema epico, ma anche una saga familiare, un romanzo d’amore, un manuale di ricette… E così faremo: oggi parliamo di qualcosa che è un po’ rito, un po’ tradizione, un po’ convivialità, un po’ piacere… e un po’ tantissime altre cose, così tante che elencarle è impossibile.
Per prima cosa, i tipi umani. Ad ognuno di loro assoceremo un prodotto – uno di quelli che potete trovare nello shop online Bricover.
Quello che vive per la griglia
C’è quello che non vede l’ora di accendere il fuoco e preparare le braci, e dopo aver comprato con amore carni e verdure, di dare vita a una festa indimenticabile. Probabilmente, avrà un grembiule personalizzato, un kit di coltelli, pinze e forchettoni contenuto in una valigetta di legno – o nella variante da chef, quella telata da arrotolare – e ovviamente, un barbecue semiprofessionale con gazebo in muratura dedicato, e che solo lui può manovrare.
Per lui, ma solo nel caso debba cambiare strumento…
Quello della tradizione
C’è quello tradizionale. Ok la grigliata, ma gli arrosticini? Nessuno pensa agli arrosticini? Ok la bisteccona, ma mio padre la marinava così e cosà, vuoi non fare lo stesso? E ok la salsiccia – immancabile – ma allora va presa in quella macelleria che la prepara allo stesso modo dal 1812…
Per lui, il cuocispiedini.
Il fenomeno con la griglia
C’è quello che non ha la griglia, non sa cucinare, non porta niente, però tutti invitano perché di fronte al fuoco è un fenomeno… e non gli manca nemmeno la pazienza. A lui, tocca il compito più ingrato: quello di rimanere per tutto il tempo della grigliata di fronte alle porte dell’inferno, sudando e affumicandosi.
E quando crede che tutto sia finito – le donne stanno sparecchiando, ci sono già i piattini per il dolce – ecco che arriva il ritardatario, con il padrone di casa che fa: beh, ma ti mettiamo su qualcosa, vero?
Ricordatevi di lui… e portategli birra fresche con regolarità!
Per lui, un pratico barbecue: perché possa continuare anche a casa a grigliare, e non perdere la mano!
Quello delle verdure
Non parliamo di gusti e scelte, ma di quello che ogni volta, mentre si sta organizzando una grigliata, ricorda a tutti le verdure, le verdure da grigliare. Poi, a ben guardare, che fine fanno queste verdure? Vengono dimenticate, trascurate, bruciacchiate.
Per lui, niente: lo rimandiamo alla sezione del nostro sito con tutti i prodotti per fare l’orto.
Quello pigro
Anche questo personaggio non manca mai. C’è da tagliare le verdure di cui sopra? Non lo si vede in giro. C’è da spostare un po’ di sedie, da preparare la tavola? Mah, era qui un momento fa… C’è da dare una mano al poveretto incatenato alla griglia ardente da tre ore? Eh no, forse è andato un attimo in bagno.
Che fare? Per noi, niente: anzi, crediamo che la sua indole vada assolutamente difesa. Una bella amaca?