La settimana scorsa abbiamo introdotto il tema della levigatrice: strumento essenziale per chi ha intenzione di lavorare il legno. Oggi vediamo quale levigatrice scegliere in base ai lavori che devi fare, più qualche altra informazione utile.
Quale levigatrice scegliere: le tipologie
Facile: dipende dal lavoro che devi fare. Procediamo veloci con questa una veloce lista:
- superfici grezze o parquet: levigatrice a nastro,
- superfici delicate: levigatrice orbitale,
- superfici curve: levigatrice rotorbitale,
- levigare persiane: levigatrice orbitale o levigatrice a delta, ma devi avere a disposizione diversi livelli di carteggio,
- devi lavorare su angoli e bordi: levigatrice a delta,
- devi lavorare su angoli e bordi ma ti serve precisione e delicatezza? Levigatrice palmare.
Infine, se sei un professionista della falegnameria, procurati assolutamente una levigatrice da banco.
Quale levigatrice scegliere: gli elementi tecnici
Ovviamente, quando si sceglie una levigatrice, è necessario valutare ogni elemento tecnico coinvolto nella dinamica dell’attrezzo. In particolare, nel caso di questo utensile elettrico, conviene osservare:
- Plattorello. È l’elemento sul quale viene fissato il materiale abrasivo. Al di là di quello della levigatrice a nastro, che prende la forma di rullo, nelle altre levigatrici il plattorello può essere rettangolare, circolare o triangolare. Quest’ultimo è necessario quando so vuole lavorare lungo bordi o cornici in rilievo.
- Potenza. Qui ci fermiamo ai valori relativi alle levigatrici per uso hobbistico: la potenza deve partire dai 100W. Più la potenza sale, più ci si ritrova in mano uno strumento potente.
- Alimentazione: a cavo/alimentatore o a batteria. Noi preferiamo le prime.
- Velocità. Si riferisce al numero di giri o di spostamento (per le levigatrici a nastro o a delta) che il materiale abrasivo compie. Alcuni valori di riferimento: 200-300 m per quelle a nastro, fino a 20mila per quelle orbitali.
Infine, conviene interrogarsi sull’ergonomia dello strumento. È ben costruito? È maneggevole? In particolar modo, il peso è una variabile da tener assolutamente da conto.
Tra i dettagli più graditi di una buona levigatrice ci sono:
- impugnatura, che dovrebbe essere antiscivolo e il più possibile ergonomica,
- un sistema di aspirazione, che può essere interno (con sacchetto) o esterno (prevede un adattatore che permette di collegare l’utensile ad un normale aspirapolvere).
Infine, a seconda della tipologia di levigatrice, possono essere in dotazione:
- piastre intercambiabili,
- diverse forme e grane di carta abrasiva.
In genere, gli strumenti portatili sono forniti della loro valigetta, che contiene l’utensile e gli accessori.
Le levigatrici preferite di Bricover
Questi sono alcuni dei modelli di levigatrice che potete trovare nel nostro negozio online. Si tratta di modelli di ottima qualità, dal costo contenuto, e sempre di facile utilizzo.
Levigatrice orbitare palmare
Levigatrice rotorbitale
Levigatrice a delta
Levigatrice a nastro
Una delle cose belle di questo modello è il comodissimo sacchetto raccogli polvere.
Una nota sulla sicurezza
Sì, arriva il momento della paternale che tutti (non) aspettavano… ma che per noi è essenziale tanto quanto la scelta dello strumento giusto.
Utilizzare uno strumento elettrico comporta alcuni fattori di rischio. Niente di tragico, ovviamente: ma è possibile azzerare gli incidenti che possono succedere in due modi:
- utilizzando al meglio e consapevolezza l’utensile,
- indossando i giusti dispositivi di protezione.
Di sicurezza abbiamo parlato in due articoli (il primo, e il secondo). Nel caso della levigatrice, i DPI (dispositivi di protezione individuale) da utilizzare sono:
- mascherina omologata per polveri sottili, in virtù della polvere che il legno levigato rilascia e che, se respirata, risulta dannosa per l’apparato respiratorio. Inoltre, la polvere di alcuni legni “esotici” è letteralmente tossica,
- tappi per le orecchie, in quanto le levigatrici in azione superano i 50dB,
- guanti protettivi per evitare schegge.
Infine, un ultimo consiglio nel caso di uso prolungato: attenzione alle vibrazioni, fai delle pause dall’utilizzo per evitare di stancare braccia e spalle.